L’Egitto è al sicuro, l’Egitto è prospero. L’antico predominio sul Levante è stato ristabilito, le frontiere settentrionali sono salde e quelle meridionali sono ormai fissate a Semna, nell’Alta Nubia. Sesostri III raccoglie i frutti di una politica decisa e accorta nel suo ritiro sulle rive bonificate del lago Moeris, nel Faiyum. La fauna abbondante e variegata ne fa una riserva di caccia incomparabile. La residenza sorge in mezzo a una vastissima tenuta agricola, in parte fattoria, in parte villa. Qui Sesostri dimentica le battaglie, gli assedi, il sudore e la fatica: la tattica militare gli è utile solo per muovere a suo vantaggio sulla scacchiera i bastoncini d’avorio del gioco. Lo distrae uno spettacolo di danza acrobatica, al ritmo del flauto, dell’arpa, del sistro e del battito delle mani. Si alza lento un canto antico che invita implicitamente a godere delle piccole gioie di tutti i giorni: "Passano le generazioni e passano, altre sono al loro posto... Vedi, non c’è chi porta con sé i propri beni, vedi, non torna chi se ne è andato".